Coworking per introversi o estroversi?

Il coworking è adatto solo agli estroversi oppure esistono anche vantaggi in un coworking per introversi? Il lavoro in coworking, da quando ha fatto la sua comparsa in Italia, non ha fatto che crescere. Il modo in cui lavoriamo è cambiato fondamentalmente negli ultimi decenni e con questo anche gli uffici da cui lavoriamo.

Addio ai grandi open-space pieni di piccoli box, fotocopie e telefoni che squillano. I piccoli studi scuri con le grandi scrivanie in legno pregiato? Costosi e superati. L’ufficio in casa è per i pochi fortunati che hanno lo spazio per assicurare un po’ di tranquillità e privacy e per gli altri è spesso fonte di disturbo.

Gli strumenti del digitale permettono di lavorare da ovunque con bassi costi. Possiamo coordinarci con i colleghi attraverso i tanti servizi di chat e team management. I documenti dei tuoi clienti sono tutti in cloud e li puoi trovare anche mentre sorseggi il caffè. Molti contratti si chiudono in video chat. L’unica cosa che ti serve è un bel posto in cui accogliere collaboratori e clienti, in cui sia possibile espandere i propri contatti professionali e magari al minor costo possibile. Esattamente un coworking.

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Il coworking è adatto agli introversi?

Si potrebbe pensare che in un coworking si trovino bene solo certi tipi di persone, magari quelle più estroverse, quell’amico che abbiamo con la parlantina facile, quelle amiche che vanno d’accordo con tutti, oppure quel libero professionista con cui collaboriamo ogni tanto il cui lavoro è creare partnership e stringere mani.

Invece, un’interessante ricerca del 2018, il Global Coworking Survey, ha delle cose da dire al riguardo. L’edizione di quell’anno raccoglie le informazioni e le opinioni di circa 2.000 persone che lavorano o hanno lavorato in coworking. La ricerca è finanziata aziende, da alcuni servizi per coworking e da reti di coworking e poi pubblicata da portali dedicati, come Coworker.com, Deskmag.com e Socialworkplaces.com.

Una parte della ricerca mette proprio a confronto le opinioni sul lavoro in coworking espresse da persone che si ritengono estroverse, introverse o ambiverse. Le persone generalmente espansive e socievoli erano il 30% del campione, quelle più riservate e riflessive il 22%, mentre quelle che si rapportano agli altri molto differentemente in base alle condizioni il 47% (i rimanenti non sapevano definirsi). Di queste, la maggior parte lavora in spazi di coworking aperti e condivisi, il 70% di quelli che si dichiarano estroversi, il 74% di quanti si dichiarano ambiversi e il 76% degli introversi, mentre gli altri lavorano da uffici privati o uffici con soli colleghi all’interno dell’ambiente del coworking.

Cosa pensano introversi ed estroversi del coworking?

L’84% degli estroversi, l’85% degli ambiversi e l’86% degli introversi giudicano positivamente il coworking in cui stanno lavorando in questo momento! Quindi anche gli introversi si trovano bene in uno spazio di lavoro condiviso con altre persone!

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Da “The 2018 Global Coworking Survey”. Fonte deskmag.com

Personalmente ero un po’ sorpreso da questi risultati, ma continuando a leggere e interpretare i risultati, tutto ha poi trovato un senso. Per esempio, il 60% degli estroversi e il 65% degli introversi interpellati nella ricerca dichiarano che lascerebbero incustoditi i propri oggetti personali all’interno del coworking, mettendo in evidenza che indipendentemente dal loro carattere le persone trovano nel coworking generalmente un ambiente sicuro e accogliente.

Allo stesso modo il 78% degli estroversi e il 74% degli introversi che hanno risposto al questionario si dichiarano contenti del loro spazio di lavoro attuale, delle modalità d’uso e dei servizi che in un ambiente generalmente pensato per accontentare persone con necessità diverse può essere modulato sulle richieste specifico del singolo cliente.

Notiamo anche delle differenze, però! Gli estroversi collaborano e interagiscono mediamente con più di 5 persone nel coworking, mentre gli ambiversi e gli introversi con 3 o 4. Gli estroversi e gli ambiversi sono anche quelli che dichiarano di aver creato le opportunità di business più interessanti con altre persone nel coworking in più occasioni: più del 55% di loro. Mentre nel gruppo che si dichiara introverso circa il 45% ha sviluppato relazioni utili al loro business: comunque un numero molto alto di persone! Infatti solo il 4% di tutti gli intervistati pensa che le relazioni create lavorando in coworking siano inutili!

Quali vantaggi ci sono in coworking per introversi freelance?

Per una persona estroversa i vantaggi di un coworking sono forse più ovvi:

  • un bell’ambiente di lavoro, funzionale e decisamente più economico di uno studio privato!
  • la possibilità di incontrare nuovi clienti e collaboratori o di lanciare nuovi progetti condivisi!
  • coworkers con cui prendersi un caffè e parlare di tanti topic in comune, tra un progetto e l’altro!

Per capire perché anche tante persone più introverse si trovino così bene in un coworking, invece dobbiamo fare delle valutazioni più nel particolare. Per esempio dobbiamo considerare che tanti introversi prima lavoravano da casa (circa il 50% dei rispondenti al questionario). Passare dall’ambiente di casa, ad un ambiente di lavoro curato e creativo, in cui poter sia lavorare in tranquillità che incontrare clienti quotidianamente è un grande miglioramento per un budget piuttosto contenuto!

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Da “The 2018 Global Coworking Survey”. Fonte deskmag.com

Nonostante poi gli introversi dichiarino di collaborare quotidianamente con solo 3 persone, allo stesso tempo l’80% sceglie il coworking espressamente per la qualità della socializzazione e per l’ambiente aperto, stimolante e amichevole, mentre solo il 70% degli estroversi dichiara la stessa ragione: questo significa che anche se gli introversi tendono a lavorare con un numero minore di persone, probabilmente sono molto soddisfatti delle relazioni che hanno creato e che magri non avrebbero potuto facilmente creare fuori dal coworking!

Per una persona introversa quindi i vantaggi sono anche:

  • trovare un ambiente di lavoro molto più adatto a lavorare rispetto alla propria abitazione
  • avere un proprio ufficio o postazione giudicata sicura e funzionale
  • poter creare solide collaborazioni e anche amicizie con altri coworkers

Insomma se sei un freelance o un professionista, che tu sia estroverso o introverso, è probabile che un buon coworking possa migliorare sia la tua produttività, ma anche il tuo umore!

… in questi anni di distanziamento e socialità attraverso lo schermo, è una cosa importante.

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